mercoledì 29 ottobre 2014

You're Not You_Recensione

''You're Not You'' è un film diretto da George C. Wolfe: si tratta dell'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Michelle Wildgen. La pellicola arriverà nelle sale italiane a gennaio 2015.

Genere: Drammatico
Durata: 103 min.
Regia: George C. Wolfe
Cast: Hilary Swank, Emmy Rossum e Josh Duhamel


Trama: (pericolo spoiler)
Il film si apre con un prologo nel quale ci vengono presentati Kate (Hilary Swank) ed Evan (Josh Duhamel), una coppia sposata che festeggia con gli amici. La vita di Kate sembra perfetta: gode dell'amore del marito, possiede una bellissima casa ed ha amici presenti. L'armonia viene stravolta quando improvvisamente la mano di Kate comincia a tremare senza controllo. Così le viene diagnosticata la Sla, una malattia neuro-degenerativa che porta ad una totale disabilità. Dopo un anno e mezzo infatti la malattia di Kate è velocemente progredita tanto da dover essere continuamente assistita. Tutte le assistenti però sembrano inadeguate in quanto la fanno sentire ''come se fosse una loro paziente'' per questo Kate decide di andare nella direzione opposta e la nuova ragazza che si presenta alla loro porta sembra fare al caso suo.



Bec (Emmy Rossum) è una studentessa che conduce una vita dedita all'alcool e al sesso, passando le notti con uomini dei quali non ricorda nemmeno i nomi. Le piace la musica, prova a cantare ma non riesce mai ad andare fino in fondo, i suoi testi sono privi di significato e molto spesso rimanono incompleti, come lei. All'appuntamento di lavoro si presenta in pessimo stato: non ha nessun tipo di esperienza con persone malate di Sla e non è in grado di badare a se stessa figuriamo di una donna incapace di muoversi. Tuttavia la giovane riesce a far colpo su Kate proprio per questa sua incapacità di fare qualsiasi cosa. Così tra le due nasce una forte amicizia che riesce ad oltrepassare i confini della malattia.



Recensione:
''You're Not You'' è un film che narra l'evoluzione delle due protagoniste attraverso tematiche dolenti quali il tradimento, l'esclusione dalla società e mancanza di dignità. La Sla riduce l'essere umano a vivere in uno sventurato corpo che non permette più di compiere nemmeno i gesti più semplici. Rancore e rassegnazione, sono questi i sentimenti che prova Kate nel suo attuale stato. Tuttavia quando incontra Bec, questa riesce a scuoterla, a farle tornare il sorriso: col progredire della malattia aumenta anche l'amicizia tra le due donne, Kate si fida sempre di più della giovane ragazza che riesce a comprendere ed interpretare ogni suo sguardo, gesto o paura. Le due donne, così diverse tra loro, riescono ad incastrare i pezzi delle loro vite restituendo l'una all'altra qualcosa di veramente importante: l'affetto ed il rispetto.



Kate tra tutte le brave assistenti che potessero darle una mano, sceglie proprio Bec, questo perchè la ragazza rappresenta un caso disperato, proprio come lei. Tuttavia la malattia di Kate non le dà vie alternative, l'unica strada possibile è quella del peggioramento per poi arrivare alla morte; mentre Bec ha una vita davanti a sè e Kate vuole darle questa possibilità, vuole ''salvare'' questa causa persa. Per questo le due si completano a vicenda: Bec riesce a dar voce a tutte le frustrazioni della donna quando questa non è più in grado di farlo (la situazione col marito ad esempio), mentre Kate riesce a responsabilizzare la ragazza e a farle avere un maggiore rispetto per se stessa. Così si legano due vite totalmente differenti in un'unica storia: il personaggio morente aiuta il vivo ad apprezzare la vita.

Infondo non tutte le cause perse sono sempre perse....  

 




TRAILER:






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