martedì 28 ottobre 2014

The Walking Dead_5x03 Commento

''Four Walls and a Roof'': questo è il titolo del terzo episodio della quinta stagione di The Walking Dead. Poteva sembrare una puntata dai sviluppi lenti ma non c'è stata una sola scena dove poter riprendere fiato a causa dell'atmosfera pesante che si respirava, dove dialoghi e contesto facevano da cornice a questo spettacolo macabro.


(Pericolo Spoiler)

Il male si è insediato in ogni essere vivente: non ci sono buoni e non ci sono cattivi, nessuno può fare la morale ad un altro, nemmeno un prete che ha per vocazione il bene universale riesce a sfuggire a questo destino. Padre Gabriel ammette il suo grande peccato, come pensavo nel precedente commento, ha chiuso i fedeli al di fuori delle mura della casa del Signore e si è rintanato dentro negando la salvezza ad altri. Ha sentito le urla, le suppliche, i malefici di uomini, donne e bambini ed ora ammettere ad alta voce il suo peccato lo rende ancor di più reale; non si libererà mai da questi demoni, dovrà convivere con i sensi di colpa per il resto della sua misera vita...ma solo questo nasconde? Non credo che i suoi peccati si racchiudano solamente in questa storiella...spero che dietro ci sia ancora di più.

Rick e gli altri contrattaccano Gareth e i suoi uomini, prendendoli alla sprovvista. Li uccidono a sangue freddo rendendo la differenza che li separa dal diventare come loro minima. Ma lasciarli andare equivale a dargli la possibilità di trucidare altri sfortunati che cadranno nella loro trappola. Per questo uccidere sembra in quel contesto la cosa più giusta da fare...uccidere le persone diventa un male minore rispetto all'uccidere stesso. Se viene presa questa scelta è solamente perchè era l'unica scelta possibile da fare...Così quello che sembrava essere il Big Bad della stagione, cade dopo la terza puntata. Mi domando solo come si fa a sostituire un tale psicopatico, che solo sentirne la voce mi faceva rizzare i peli..

Bob è stato morso come molti di noi avevano immaginato...il suo pianto/risata è stato isterico e liberatorio allo stesso tempo (mi ha ricordato Jesse Pinkaman nell'ultima puntata di Breaking Bad): il vortice di emozioni è stato sconvolgente e  per questa scena mi ricorderò di Lawrence Gilliard Jr.


Sasha gli domanda per quale motivo non gli ha detto subito del morso ma aspettarsi una cosa del genera da Bob è come dire di non conoscerlo affatto: si perchè il suo personaggi ha sempre cercato di vedere il lato positivo anche quando la situazione non lo permette affatto, il suo desiderio era quello di godersi gli ultimi istanti di vita cercando di evitare drammi ma poi le sue volontà sono state sconvolte dagli avvenimenti: il rapimento, l'amputazione... Dargli una morte degna prima ancora che il ''male'' riesca a svegliarsi in lui è stato un gesto che Tyreese gli doveva: è servito sia a Bob che a Sasha come anche per Tyreese stesso.

Abbiamo visto infatti che non è stato in grado di uccidere lo scagnozzo di Gareth così come aveva ammesso di fronte a Carol. Lo ha fatto fuggire senza dire niente a nessuno dandogli una possibilità di salvezza. Ma in quel caso a cosa è servita questa salvezza se non altro che per far male a terzi? Ha risparmiato un assassino psicopatico che non prova rimorso delle sue azioni. Invece è proprio il rimorso ora a distinguere le persone buone da quelle cattive (vedi Carol per esempio).
Tyreese è l'unico che ancora crede di poter trovare un barlume di umanità in ognuno...Questa speranza gli dà la possibilità di perdonare in quanto il perdono è una scelta e a volte può essere proprio quella scelta a farci andare avanti senza farci sopraffare dagli eventi. Perdonare Carol, per esempio, è stato difficile ma è grazie a quel perdono che oggi può ancore vedersi come un ''umano''.


Abraham è stato duro: non ha esitato nell'affrontare Rick ma la motivazione che lo spinge a tanto è quella di un futuro migliore: lui ci crede, crede in Washington e crede nella salvezza...sa che dividere il gruppo indebolirebbe anche lui ma non può fare altrimenti. Non può rischiare di essere ostacolato in  questa missione. Così i nostri uomini si dividono da amici storici come Glenn e Maggie. La scelta di dividere i personaggi, anche se può dispiacere a livello emotivo, può aiutare al fine di sviluppare meglio le storyline di ognuno. Spesso il gruppo rischia di soffocare figure come  ad esempio Glenn o Maggie che invece presi fuori dal contesto ''gruppo'' danno di più allo spettatore.


Il finale, come spesso accade, ci lascia col fiato sospeso: Daryl finalmente ritorna ma la persona che gli sta dietro è Carol? Perchè non è uscita fuori subito? Penso che potrebbe essere Morgan, si saranno imbattuti in lui durante la ricerca dell'auto...oppure è un nuovo personaggio che ancora non conosciamo, staremo a vedere! 


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