''Fade into You'' è l'ottavo episodio di questa sesta stagione di The Vampire Diaries e senza tanti preavvisi veniamo improvvisamente ricatapultati nelle scenografie creepy degne per un telefilm sui vampiri.
La trama sta cominciando a svilupparsi rispondendo a tanti degli interrogativi che ci eravamo posti fino ad adesso. Julie Plec ha compreso appieno la grande perdita che ha subito lo show dopo l'allontanamento della famiglia degli Originals da Mystic Falls quindi ha dovuto rimediare in qualche modo, prima provandoci con Silas che però non è stato degno di tale incarico, e ora ci riprova con altri personaggi che, finalmente possiamo dirlo, sono interessanti e ci intrigano. Ci ripropone una famiglia con i suoi drammi interiori ma questa volta sono streghe, appartengono ad una Congrega. Kai è l'incarnazione di Klaus (anche la ''K' ci sta tutta): è il figlio considerato abominio, il diverso dagli altri fratelli, colui che non ha poteri ma li deve assorbire dagli altri per essere uno stregone a tutti gli effetti. E' l'emarginato, l'escluso e l'incompreso, forse per questo nonostante sia uno psicopatico assassino che ha trucidato la sua famiglia, proviamo tuttavia per lui un malato senso di compassione e pena. Come Klaus, è riuscito a catturare l'attenzione e a farci provare questi sentimenti contrapposti nei suoi confronti. E' l'incarnazione del male ma è tale a causa di quello che ha subito in passato. Non so se ci sarà una redenzione per lui, perderebbe il suo fascino. L'unica cosa certa è che finalmente The Vampire Diaries ha ritrovato un cattivo degno di essere chiamato tale, con una storyline che ci intriga e con la quale si potrebbe andare avanti senza cadere nel banale. L'unico punto a sfavore è la ripetizione della famiglia e del figlio condannato, la pecora nera, sono degli stereotipi ormai visti e stravisti ma se la Plec riesce solamente così a tirar fuori qualcosa di buono allora ce lo prendiamo nel pacchetto.
La trama sta cominciando a svilupparsi rispondendo a tanti degli interrogativi che ci eravamo posti fino ad adesso. Julie Plec ha compreso appieno la grande perdita che ha subito lo show dopo l'allontanamento della famiglia degli Originals da Mystic Falls quindi ha dovuto rimediare in qualche modo, prima provandoci con Silas che però non è stato degno di tale incarico, e ora ci riprova con altri personaggi che, finalmente possiamo dirlo, sono interessanti e ci intrigano. Ci ripropone una famiglia con i suoi drammi interiori ma questa volta sono streghe, appartengono ad una Congrega. Kai è l'incarnazione di Klaus (anche la ''K' ci sta tutta): è il figlio considerato abominio, il diverso dagli altri fratelli, colui che non ha poteri ma li deve assorbire dagli altri per essere uno stregone a tutti gli effetti. E' l'emarginato, l'escluso e l'incompreso, forse per questo nonostante sia uno psicopatico assassino che ha trucidato la sua famiglia, proviamo tuttavia per lui un malato senso di compassione e pena. Come Klaus, è riuscito a catturare l'attenzione e a farci provare questi sentimenti contrapposti nei suoi confronti. E' l'incarnazione del male ma è tale a causa di quello che ha subito in passato. Non so se ci sarà una redenzione per lui, perderebbe il suo fascino. L'unica cosa certa è che finalmente The Vampire Diaries ha ritrovato un cattivo degno di essere chiamato tale, con una storyline che ci intriga e con la quale si potrebbe andare avanti senza cadere nel banale. L'unico punto a sfavore è la ripetizione della famiglia e del figlio condannato, la pecora nera, sono degli stereotipi ormai visti e stravisti ma se la Plec riesce solamente così a tirar fuori qualcosa di buono allora ce lo prendiamo nel pacchetto.
Liv sta soffrendo, non riesce ad accettare questo destino così crudele mentre il fratello la prende un pò più sul razionale, cerca di rimanere lucido e di assaporare anche questi ultimi momenti della loro esistenza. Non sanno chi dei due sarà quello più forte ma comunque vada una parte di loro morirà. I gemelli hanno un legame stretto, molto più stretto dei normali fratelli che non potranno mai comprendere cosa significa nascere nello stesso momento e condividere lo stesso DNA. I gemelli sono incatenati allo stesso destino, condividono un pensiero telepatico tra loro che li unisce costantemente, se uno prova dolore anche l'altro lo sente. E' un mistero inspiegabile quello che li lega e quindi non riesco ad immaginare come possano sentirsi Liv e Luke che hanno vissuto i loro 22 anni consapevoli che arrivati a tale età il loro destino si dovrebbe spezzare. Il ''bene superiore'', la Congrega, esige tale sacrificio e non accetterà compromessi.
Tyler è stato molto tenero nel suo modo di proteggere Liv. Adesso che finalmente ha ritrovato una ragazza che lo apprezza e accetta, non riesce a concepire l'dea di doverla lasciar andare, per lui questo è assurdo. E' pronto a mettersi contro una Congrega di streghe, rischiare la vita se serve, pur di aiutarla.
Per quanto Caroline ed Elena finalmente vediamo ricomparire quei sorrisi che tanto ci sono mancati: dopo aver saputo che Bonnie è ancora viva in loro torna la voglia di andare avanti con una nuova speranza, con energia e positività. Sembra quasi che quel che c'è stato prima sia stato solamente un brutto incubo, la gioia di Caroline è talmente grande che è pronta a mettere da parte ogni rancore pur di non rovinare questa giornata. Forse piano, piano potranno ricostruire tutti quel legame che si è spezzato, il dolore degli amici persi li ha portati ad allontanarsi perchè stare insieme significava soffrire della perdita subita e nessuno era pronto a ciò, persi Damon e Bonnie erano persi anche loro. Ora con il ritorno dei due amici non ci saranno più ferite da curare e quel dolore che li ha divisi sarà messo da parte per tornare ad essere un gruppo unito.
Vediamo invece Damon occupato nel trovare un modo per riportare l'amica indietro: il suo desiderio adesso è quello di salvare Bonnie, di ridarle quella libertà a cui ha rinunciato per lui. Torna ad essere quel Damon che farebbe qualsiasi cosa, anche quella più sbagliata, pur di aiutare una di quelle poche persone della sua speciale lista. Quindi se ne frega dei sentimenti di Alaric, fa la cosa giusta per lui non pensando alle conseguenze per gli altri. Da un lato questo suo attaccamento mi ricorda quello provato per Elena, sacrificherebbe chiunque pur di salvare lei come ora sacrifica l'amicizia di Alaric visto che è pronto a veder morire Jo pur di far tornare indietro Bonnie. E' così Damon, biano o nero, ti ama o ti detesta, ma se fai parte della sua speciale lista allora sarai protetto...
Poi Elena entra in quel bar e solo quello sguardo mi è bastato per rivedere l'Elena che è sempre stata, quella che guardava Damon con curiosità e attrazione, quella pronta a sacrificare tutto pur di esplorare questi sentimenti, quella che rinuncia all'amore facile pur di provare quel rischio con Damon che come una calamita è riuscito e riesce anche ora a scrollarla e farle mettere in discussione ogni scelta, ogni programma di vita fatto fino a quel momento. Quell'Elena è lì, di fronte a lui e ancora una volta sceglie di farsi trasportare da questo sentimento, si lascia guidare da lui. Non importa quali siano le conseguenze, le basta questa piccola brezza per farla smuovere e, la richiesta su Bonnie, è solo un pretesto, come spesso in passato ha fatto, per metterlo alla prova, ma ormai la risposta al problema sarà sempre e solo quella: nonostante quel che fa, giusto o sbagliato che sia, Damon le è entrato sotto la pelle rimettendo in discussione tutto il resto.
Quindi TVD ci lascia con questa fantastica puntata e il prossimo appuntamento è previsto per il 4 dicembre, non mancate!
Se vi è piaciuto il commento e volete seguire i miei futuri post aggiungetemi su Facebook, ecco la mia NUOVISSIMA pagina!
Ringrazio inoltre le pagine Facebook affiliate:
waitformetocomehome;Delena (di cui sono admin e ringrazio per aver preso alcune foto)